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lunedì 22 febbraio 2010

domenica 14 febbraio 2010

Alleluja! Alleluja!


Per la serie "meglio tardi che mai" , finalmente Paola Binetti, la delegata dell'OpusDei nel gruppo parlamentare dei Democrats alla Camera dei Deputati, ha tolto il disturbo dal Piddì. Qualcuno mi ha chiesto di ritornare sui mie passi, entrando di nuovo nel Partito (non) Democratico, ma... è troppo tardi(!) 
Cosa cambia? Poco o nulla...
La Binetti dice che è maturo il tempo per fondare un nuovo grande centro, ma probabilmente raggiungerà i SUOI amici teocratici fondamentalisti (ex Democrats) confluiti nell' UDC di Casini&Cuffaro. Quell' UDC che nelle Marche alle prossime regionali è alleata (tatticamente, ma non strategicamente) con il PD.

PS: aspettiamo la fine del carnevale, potrebbe anche uscirsene con un'affermazione del tipo: A CARNEVALE OGNI SCHEERZO VALE... speriamo di no. 

martedì 9 febbraio 2010

In memoria di Eluana E.

(di Chiara Lalli)

È passato un anno dalla morte di Eluana Englaro. Diciotto anni dall’incidente mortale. Due morti diverse, spesso coincidenti: quella della coscienza, la morte mentale o biografica; quella che ti fa smettere di pensare e capire e sentire. E quella del corpo, assoluta e totale. Due morti diverse se si accoglie la premessa che la vita biologica è una condizione necessaria ma non sufficiente per la vita personale. Due morti diverse: una fortuita e accidentale; l’altra voluta, rivendicata come libertà e diritto di scegliere. E il volere la morte è qualcosa che non si perdona. Perché la vita è sacra e sono tutti bravi a dirti che non te ne puoi liberare, salvo poi magari ripensarci qualora si sia direttamente coinvolti. Perché la vita è sacra e il tuo volere non conta nulla.
                Certo Eluana Englaro, proprio a causa di quella prima morte, non era in grado di manifestare quel volere con la sua voce. Perché la voce non ce l’aveva più. La sua famiglia si è incaricata di farsene dolente interprete. E lo ha fatto pubblicamente, reclamando un diritto e rifiutando di risolvere la questione portandosela a casa, di nascosto, nell’ombra domestica. Si può essere d’accordo oppure preferire la via più comoda e privata, ma non si dovrebbero insultare i genitori di Eluana Englaro e le ragioni che li hanno spinti a percorrere questa strada. Eppure gli insulti sono ancora vivi nella memoria di molti. “Assassini”, forse, non è nemmeno quello più ripugnante.[...]
(clicca QUI per continuare)
[fonte: chiaralalli.com]

lunedì 8 febbraio 2010

conversazione con Emma Bonino





Link del giorno:

"Chi dà il cattivo esempio"(!?!), di Maria Novella Oppo (Fronte del video @ l'Unità)

venerdì 5 febbraio 2010

Scene di scriteriato giornalismo (italiota)





Il 21 gennaio Andrea Morigi, per Libero, scrive un pezzo sulla Bonino che nel ‘76 praticava aborti clandestini: «negli anni ‘70 aspirava feti con la pompa delle biciclette e li gettava nella spazzatura». Il 22 gennaio Filippo Facci, sempre su Libero, si scaglia contro Morigi e, oltre a rimarcare le nefandezze del suo articolo, scrive le seguenti parole:
"... Tremo all’idea che questo genere di giornalismo possa far parte della prossima campagna elettorale per le regionali, come lo stesso articolo auspica: per poi magari, Libero e dintorni, accusare altri di fomentare odio.

giovedì 4 febbraio 2010

ricominciamo...

[Qui, il gruppoFB] Sabato e domenica 06/07 febb. @Ancona, P.zzaRoma= 11:00/20:00


mercoledì 3 febbraio 2010

Regionali2010@Marche e Lista BoninoPannella. I miei perchè!


Cari/e Tutti/e,

è arrivato per me il momento di chiarire sulle mie ultime scelte prese. Scelte, che ho fatto mie, in coerenza e libertà . La stessa libertà che mi ha portato ad aderire a quella grande intuizione -puntualmente tradita- che è stato il PD. Quella libertà che mi ha sempre contraddistinto e che, ad esempio, mi ha portato a sostenere Pierfrancesco Benadduci alle primarie per la scelta del candidato sindaco della nostra città (Ancona) malgrado alcuni amici democratici me lo rimproverano ancora. O che mi ha portato ad aderire alla mozione Marino, malgrado altri, sostenedo Bersani e Franceschini, mi aggettivassero con il termine TALEBANO. Tengo a precisare che tali scelte le ho fatte -e le rifarei- solo perchè dettate dalle mie convinzioni. Per me la libertà va sempre di pari passo con la RESPONSABILITA'
In molti ormai sanno che ho accettato la candidatura a consigliere regionale nella Lista Bonino Pannella per le prossime elezioni del 28 e 29 marzo, consapevole di ciò che comporta . E' stata una decisione presa dopo un lungo periodo di riflessione -un intera estate-, con tante domande e molti dubbi. Domande, quasi sempre rivolte apertamente agli autorevoli dirigenti del Partito Democratico della nostra regione, che MAI hanno trovato risposta semmai,... pacche sulle spalle, complimenti per il mio linguaggio diretto (e rispettoso, ma mai cotonoso ed ingessato) e per il coraggio delle mie esposizioni. Scriveva Manzoni: il coraggio o ce l'hai, o nessuno te lo può dare!
Perciò è arrivato il momento in cui mi sono più volte chiesto: Ci sono ancora i presupposti affinchè io rimanga nel Partito Democratico? Oppure, questa volta riferendomi non più a me: Quali sono invece i presupposti affinchè si venga allontanati dal partito? E' vero che un luogo caratterizzato dalle differenze è per me attrante, ma ora ci si trova nella condizione in cui, nelle battaglie di civiltà per esempio, lontane dal sentire del PD, si rimane isolati. Come per la mozione antiomofobia e antitransfobia da portare in Comune; in questo caso c'è chi si è spinto a chiedermi: cosa ne penserà monsignor Menichelli? non sapevo che il vescovo fosse un compagno del Partito Democratico.... Oppure il caso dell'istituzione del registro dei testamneti biologici che ha visto il rinvio, a dopo elezioni regionali, di una sua discussione per non prendere posizioni (magari) nette. Ad ascoltare battute fuori luogo ed affermazioni fuori dalla contemporaneità, in quanto cittadino ItaloBrasiliano, figlio del mio tempo, laico e riformista, lo posso assicurare, FA MALE .
All'indomani delle primarie del 25 ottobre scorso, come è noto, sono stato eletto -si fa per dire- nell'assemblea regionale dei Democratici e delle Democratiche, in quota Marino. Non solo, dunque, nominato a fare parte di questa assise secondo il modello della legge elettorale in vigore nel nostro Paese. Legge che giustamente il primo firmatario ha definito PORCATA. Mi sono trovato, nell'assemble regionale del PD delle Marche, in un non-luogo-a-decidere. Basti pensare alla prima assemblea dove, con una truffa, è stato approvato lo statuto che, precedentemente,in troppi hanno ostacolato. Il tutto, senza una discussione, magari anche accesa, ma nulla di fatto. Lo stesso vale per gli altri incontri, non solo a livello regionale, anche a livello provinciale e comunale.
Sempre e solo noiosi dibattiti ombelicali. Si dibatte nel Piddì? Certo che si discute, ma il problema è che finora non si è fatto altro che parlare di poltrone, correnti, posizionamenti, o assumere posizioni al limite della mania di persecuzione in merito alla stampa locale (che per me non è AntiAnconetana, ma fa solo il suo dovere). Oppure si è troppo concentrati sulla figura politica di David Favia dell'IDV e le sue pretese, senza mai chiedersi: perchè, se è vero, gli si permette di ostacolare il lavoro dell'amministarzione della città? come ci siamo arrivati ad un simile non-rapporto con un nostro importante e strategico alleato? [...] Allora, è qui che risiede l'imbarazzo di stare in un posto dove ci si vuole allontanare dalla Gente -sì con la g maiuscola- e dai suoi problemi. Tutta una popolazione, non solo il cosiddetto popolo delle primarie, l'elettorato di centrosinistra che, in questa occasione di tornata elettorale viene umiliato e preso in giro con la proposta (a mio avviso irricevibile) di una innaturale alleanza con l'UDC. Mi basta questo per non rinnovare la tessera del Partito Democratico per il nuovo anno.
Non ci si vuole dare un profilo, un metodo, un percorso. Ci si perde in inutili dibattiti, non si ha il coraggio di contrastare le scelte -spesso sbagliate- di chi sta più in alto. Questi sono solo alcuni dei motivi che mi hanno portato ad accettare di correre alle elezioni regionali con i compagni della truppa radicale. A proposito, mi sono giunti alcuni commenti del tipo: sei una bandieruola, non si sta con il piede in due staffe, ecc... ma questo non corrisponde al vero. Qualcuno mi ha chiesto: Ma ti conviene? mentre altri hanno addirittura affermato: Non ti conviene? Mi dispiace, Vossignori, ma non ho mai avuto convenienze, solo convinzioni. Le mie convinzioni sono più forti delle convenienze di qualcuno. Io sono dove mi avete sempre trovato e non mi sposto, con i miei pricipi, i miei valori, i miei punti di riferimento, che nel PD sono scritti in modo chiaro nello Statuto Nazionale, ma che purtroppo rimangono lì, senza nessun seguito nei fatti concreti.
Spero che le strade si ricongiungano in futuro, ma questo sarà tutto un lavoro interno al pd che, secondo me, dovrà prima o poi aprirsi (alla società che è diversa da quella che hanno in mente) esporsi e soprattutto innovarsi (nel linguaggio, in primis).

Buone Cose

Alexandre Rossi
(candidato al Consiglio Regionale delle Marche nella Lista Bonino Pannella)