[6 su 1 Blog laico]

giovedì 9 settembre 2010

Pierfrancesco Benadduci, Pd: "Le mie dimissioni non sono revocabili"


"Ho appena rassegnato le mie dimissioni da capogruppo dei Democratici al Consiglio Comunale di Ancona". Così, Pierfrancesco Benadduci, il consigliere più votato alle scorse elezioni amministrative dello schieramento del centrosinistra in sostegno dell'attuale giunta Gramillano. "Le mie dimissioni sono sul tavolo" -dice- perchè non esistono più le condizioni politiche per "poter andar avanti". E, come sostiene l'esponente democratico cittadino, il suo partito "non può permettersi di avere un capogruppo dimezzato in Consiglio Comunale". Con il ritorno ai lavori consiliari, dopo la pausa estiva e l'ennesimo rimpasto che ne è conseguito, un'ulteriore problema si pone dinanzi al Partito Democratico anconetano: la bocciatura della nomina a presidente della Commissione Urbanistica, da parte di alcuni consiglieri PD, del capogruppo dei Democrats Pierfrancesco "Piffo" Benadduci. "Una scossa" nella maggioranza di governo della città, come qualcuno l'ha definita, che vede dirigenti e funzionari spaccati ancora sulle nomine.
"I miei ringraziamenti vanno per primo a quei dirigenti del primo circolo terrritoriale (centro città) che mi hanno chiesto di non fare passi indietro". Ed alla domanda "Il tuo circolo di appartenza (zona frazioni) come si è espresso?" il volto di Benadduci si contrae, quasi imbarazzato e trova il coraggio di dire le cose come effettivamente stanno. "Il mio circolo? Ma figurati, lì non si sono accorti nemmeno che mi sono iscritto".
Un coraggio, quello del dimissionario capogruppo, che non si registra tra alcuni dei suoi compagni di partito. Come l'assessore Andrea Nobili, che già in mattinata aveva affermato, malgrado l'evidenza, che "tutto è rientrato". Ad abbassare i toni c'è anche il consigliere Democrat Luigi Fiordelmondo, uno dei consiglieri che hanno bocciato la nomina di "Piffo" Benadduci. Per Fiordelmondo il gruppo del Pd di Ancona "è sempre più compatto, unito". Sarà così, ma sta di fatto che il (dimissinonario?) Segretario cittadino, il consigliere Pierluigi Fontana, si è negato per tutto il giorno alle telefonate dei giornalisti locali. Ma non è finita qui. C'è anche chi, come il consigliere democratico Marco Moglie, che non si esprime nel merito. E le uniche parole che ha saputo pronunciare sono state le seguenti: "non mi assumo la responsabilità di rilasciare alcuna dichiarazione".
Terminata la lunga discussione del gruppo PD al consiglio Comunale, il dimissionario capogruppo si rende da subito disponibile per chiarire la situazione.
Come commenta le posizioni del consigliere Diego Urbisaglia che, tra gli altri, ha votato contro la sua nomina a presidente della comissione Urbanistica? Cosa ne pensa dei termini da lui usati sul suo profilo di Facebook sul quale scrive: "riapre il comune e me ripia la colite" aggiungendo infine "piassifogo"?
"Il linguaggio del consigliere Urbisaglia è improponibile ed irricevibile perchè oltre a queste parole ha anche detto che si vergogna del proprio sindaco. A questo punto mi chiedo se non sia il caso che si dimetta da consigliere, nessuno lo obbliga a stare dove si trova, se non il fatto che sia stato eletto. Invece di questo lunguaggio colorito, da lui ci si aspetta un contributo reale "
Nelle ultime ore l'esponente del PDL locale Giacomo Bugaro ha dichiarato che quet'ultimo fatto ha dimostrato che "il PD è un insieme di gruppi e sottogruppi, di tutti contro tutti". Come risponde a questa critica?
"Bugaro ed il PDL dovrebbero imparare cosa significa fare opposizione. Ancora deve spiegare la sua idea di città, che ancora non si è capita".
Come vede il futuro del governo della città?
"E' chiaro che si registra la necessità di imprimere una svolta all'azione amministrativa e che qualche progetto vada portato a compimento. Comunque, rimango convinto dell'idea che l'alternativa, e la vera svolta, non si possa costruire se non con il sindaco Fiorello Gramillano"