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lunedì 7 febbraio 2011

Chiaro, no?!

Crisi egiziana e crisi economica, con conseguente reazione europea. Ipotetico ingresso di Mario Patrono come membro tecnico nell'esecutivo. Rapporto tra Partito Democratico e Radicali Italiani. Piano industriale FIAT di Marchionne. Risoluzione ONU per la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili. Situazione carceraria italiana. Dialogo (e non trattativa!) tra Pannella e Berlusconi sulle riforme. 
Solo quest ultimo, tra i temi trattati nell'ultima conversazione settimanale con Emma Bonino su Radio Radicale, ha fatto sì che (finalmente) uscisse sulla "grande" stampa nazionale un chiarimento che mi è sempre sembrato doveroso. Certo, mi sarebbe piaciuto leggere sui giornali qualcosa sull'iniziativa di NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA sull'abolizione delle mutilazioni genitali femminili o sulla mobilitazione radicale, delle scorse settimane, per la verità sull'alternativa alla guerra Iraq, oppure qualcosa in più sulla battaglia per il ripristino della legalità in merito alla situazione carceraria nel nostro paese, ma... Tant'è!
Invece i giornali, "che -secondo la vicepresidente del Senato Bonino- sono ormai dei partiti", sempre più impantanati nel clima da "guerra civile", che vede un Paese diviso tra innocentisti e colpevolisti rispetto a Berlusconi, preferiscono parlar d'altro. Anche se questo "altro" viene puntualmente travisato con l'intento di definire "traditori" proprio coloro che finora non hanno mai tradito alcunché. La truppa radicale di Bonino e Pannella, appunto.
Per questo motivo mi sento costretto a sottolineare le dichiarazioni di Emma Bonino rilasciate a Radio Radicale intervistata questa mattina da Giovanna Reanda e Alessio Falconio. I quali iniziano la consueta intervista settimanale chiedendole quali siano le sue reazioni alle parole di Pannella, definito "il puttaniere radicale" da Marco Bracconi de "la Repubblica"... a  proposito di giornali-partito (!)
Proprio ieri -domenica 6 febbraio 2011- sulla stessa emittente radiofonica lo storico leader radicale ha affermato:"Sostenere le istituzioni è un dovere repubblicano". Puntuale la riposta della Senatrice:
"Ancorché Berlusconi ritenga che io sia la ventriloqua di Pannella, mi capita a volte di pensare, non sempre ma a volte capita. E io la vedo così: ci sono 3 ipotesi in campo. La prima è quella di chi dice che il male di questo Paese si chiama Berlusconi e quindi lui se ne deve andare per mille ragioni e lo si sostituisca con un Comitato di Liberazione Nazionale. Comunque, fatto fuori Berlusconi un nuovo esecutivo di Formigoni o Tremonti nella forma di un governo di unità nazionale. Che oggi mi sembra l'ipotesi sostenuta dal PD". C'è poi -prosegue, "una tesi che vedo sposata oggi anche dal Corriere, che dice che in questa situazione meglio le elezioni anticipate anche con una legge pessima, che non si sa perché diventa un dettaglio". Come terza ipotesi la Bonino pone all'attenzione anche quella suggerita da Pannella il quale "dice che in  assenza totale di alternative credibili in termini di proposte e di leadership, meglio cercare di ottenere da questo governo almeno qualche inizio di provvedimenti utili al Paese (riforma strutturale della giustizia -vedi situazione carceraria-, economia -vedi proposta Ichino Cazzolla su pensioni e liberalizzazioni- ecc..) C'è chi tratta per modificare il federalismo, c'è chi tratta su altri provvedimenti e magari non lo dice, la differenza è che Marco lo dice".
Ed è sull'atteggiamento del "sovrano della monarchia radicale" -così come descritto da Bracconi sulla sua rubrica Politica-Pop nel sito de "la Repubblica"- che la senatrice della delegazione Radicale nel gruppo del PD si smarca. E usa termini di umana comprensione, ma fino ad un certo punto. "Capisco Marco, ma io rispetto a lui ho meno fiducia, Berlusconi non mi pare più in grado di gestire nulla politicamente parlando, non lo ha fatto nemmeno in periodi meno turbolenti, e non vedo perché dovrebbe farlo adesso."
"Ingenuità o troppa fiducia nelle istituzioni, anche se mal rappresentate?" mi chiedo a questo punto, facendo mia anche la domanda posta da Alessandro Gilioli sul suo blog: "Vale la pena sostenere la fase terminale di questa autarchia fuori tempo in cambio di <>?" 
Io non credo che ci sia uno scambio di qualcosa, ma anzi..."non si tratta di entrare in maggioranza o al governo", come dice Emma. "Consiglierei un po' di prudenza a chi grida ai tradimenti, è già stato fatto prima del 14 dicembre ed è andata come è andata. I voti a Berlusconi sono arrivati dai transfughi dell'IDV e del PD e non da noi, così come anche sull'ultima votazione della settimana scorsa sull'autorizzazione alla perquisizione sul caso Ruby".
"Capisco lo sconcerto generale perchè di fatto oggi è tutto così polarizzato non sui temi politici, ma su "BerlusconiSi" e "BerlusconiNo", un analisi politica che NOI non condividiamo ma prima dei tradimenti consiglierei un po' di prudenza perché quanto è stato detto non è avvenuto e non avverrà "
Chiaro, no?!


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